Eccolo tornare con una major (Sony) e tutte le polemiche legate a questa scelta. Mi aspettavo un lavoro commerciale, in realtà l'intero ascolto è caratterizzato da suoni tanto retrò.
Durante la presentazione di Almanacco del Giorno Prima a Bologna, raccontava della registrazione in una scuola elementare abbandonata: "è stato bello, poi comprando solo dei tappeti e qualche drappo ho creato uno studio risparmiando un mucchio di soldi!
Questo è Dente...Peter Pan della musica nostrana, eternamente innamorato (e bruciato) e dall'innata ironia.
Dietro ogni semplice arpeggio c'è spesso tanta amarezza ed il rischio di sprofondare nella piattezza è sempre dietro l'angolo.
Ma quei suoi giochi di parole valgono più di un'ascolto:
"e chissa se a casa tua c'è questa neve che nevica"; "ogni tanto ti penso spesso...io passeggio, tu passeggi egli passeggia con te"; "noi non ci facciamo mai del male, ci facciamo anche vedere, siamo meglio degli dei" (arrangiata magistralmente altro che Sanremo).