MUSICA.
Limitando le parole (soggettive e dozzinali) spazio a LEI.
Quella del presente, del passato e del futuro.
Quella che diverte, che rilassa, che carica e che scalda.

Quella che ti fa dire: l'ascolto dunque sono...


giovedì 29 marzo 2012

Il biglietto di EMELI SANDE'

Con il singolo Heaven (una commerciale Unfinished Sympahty: ascoltala) ha fatto impazzire tutti.
L'album Our Version Of Events contiene 14 canzoni che ricordano le migliori Lisa Stansfield e Erika Badu o le più contemporanee Leona Lewis e Adele. Rimaniano ovviamente in una dimensione pop che strizza l'occhio alle classifiche. Quindi i momenti intimi e strappalacrime non mancano...
Sono fuori discussione la capacità interpretativa e la versalità vocale di Emeli che mette i brividi in più episodi.
La mia impressione è che, per il suo esordio, si sia divertita in una sorta di esercizio vocale. Un perfetto (forse troppo) biglietto da visita, di quelli che non getti e puoi sempre  passare/consigliare a qualcuno.


giovedì 22 marzo 2012

Chiudi gli occhi_10

ARCHIVE - Collapse Collide - 2009



COLLEGE - A Real Hero - 2010



Washed Out - Within And Without - 2011

domenica 18 marzo 2012

Le viscere di EDDA

Edda, ex leader dei Ritmo Tribale ex tossicodipendente, oggi è operaio e seguace di Krishna. Per fortuna è tornato a fare musica e, dopo l'osannato Semper Biot, ha pubblicato il secondo capitolo della sua nuova vita d'artista: Odio i Vivi. Il percorso intrapeso da Edda è chiaro: mettersi a nudo sia nei testi che nella musica. Scarnificare tutto con un effetto intimo e viscerale. Siamo di fronte a un talento unico e lucido che sembra pesare costantemente sulle spalle del cantante: "odio i vivi ho i miei motivi e me li tengo per me" "non ho maglioni, non faccio regali, non ho buongusto, mi voglio solo dimenticare di quello che era giusto" " io per te mi sento accettabile, io con voi mi sento qualificabile, ricordati che devi morire adattati, rilassati".
Difficile capire il lavoro di Edda (francamente non credo sia il suo problema principale) ma una volta entrato nelle vene sarà difficile farne a meno.
In coda all'articolo un' intervista, la sua interpretazione di Suprema e l'ultimo bellissimo video con la pornostar Venere Bianca.

venerdì 16 marzo 2012

I brillanti WHOMADEWHO

Nel 2005 il debutto del trio danese partorì la geniale, anche nel video, Keep Me in My Plane. (guarda)
A meno di un anno dalla pubblicazione di Knee Deep, esce in questi giorni l'ultima fatica Brighter.
Il gruppo spazia tra alternative e elettrodance.
La prima traccia è Inside World che, sebbene ricordi Blind degli Hercules, risulta un'ottimo biglietto da visita. Subito si cambia registro con  Running Man, molto più lenta e con ricordi ai Franz Ferdinand, ma comunque ben fatta.
Stessa impressione per Greyhound mentre The Sun torna su ritmi dance più frequenti. Never Had The Time sembra la parte finale di Lucid Dreams dei Franz o comunque qualche pezzo dei Muse. Nel finale dell'album arrivano le ottime Head On My Pillow (la mia preferita) e Below The Cherry Moon in perfetto stile WhoMadeWho.
Originalità a parte, risultato brillante.

lunedì 5 marzo 2012

La profondità di NINA KRAVIZ

L'House è un genere che non digerisco.
Può capitare di imbattersi in una giovane deejay dal tocco più morbito (o "Deep" per i classificatori del genere) e tutto cambia.
Il ritmo diventa piacevole ed inaspettato come questo anticipo di primavera.
La bella siberiana Nina, fa breccia proprio con le caratteristiche più profonde e nascoste del suono.
Quelle fatte di ritmi soffusi e minimali. Se poi aggiungi l'aria sensuale ed intima che attraversa tutto l'album, diventa inevitabile scuotere la testa.
Senza esagerare. Quel tanto che basta per continuare a bere il tuo aperitivo mentre lanci sguardi maliziosi. Insomma il disco di esordio della KRAVIZ vale il rischio.
Pezzi migliori: Walking In The Night, Ghetto Kraviz, Taxi Talk, Love Or Go, Turn On The Radio.
Fuori dall'album, ma già vecchio di qualche mese, segnalo I'm Week. (guarda)