MUSICA.
Limitando le parole (soggettive e dozzinali) spazio a LEI.
Quella del presente, del passato e del futuro.
Quella che diverte, che rilassa, che carica e che scalda.

Quella che ti fa dire: l'ascolto dunque sono...


domenica 23 dicembre 2012

Il 2012 da ricordare

Il 2012 ha segnato il ritorno di artisti "pesanti" come Cranberries, Muse, Skunk Anansie, Alanis Morissette. I suddetti, per quanto mi riguarda, non saranno citati oltre quindi non cercateli nella classifica.
Vincono Soap&Skin e Edda (apprezzati anche dal vivo) con due album sofferti e carichi di emozioni.
Ottimi i lavori della "giovane Italia" con in testa Maria Antonietta, Lo Stato Sociale e Drink to Me.
Molto interessante la coda di fine anno con uscite ancora in playlist.
See You Next Year.

MIGLIORI ALBUM STRANIERI:

SOAP&SKIN - Narrow - voto 10 (leggi articolo)
TRUST - Trst - voto 9 (leggi articolo)
FLYING LOTUS - Until the Quiet Comes - voto 9 (leggi articolo)
THE XX - Coexist - voto 8 (leggi articolo)
ARCHIVE - With us Until you're Dead - voto 8 (leggi articolo)
BAT FOR LASHES - The Haunted Man - voto 7 (leggi articolo)

LANA DEL RAY - Born to Die - voto 7 (leggi articolo)
CHROMATICS - Kill for Love - voto 7 (leggi articolo)

MIGLIORI SINGOLI STRANIERI:
The UnicornViolently - Putty boy strut - Sulk - Laura - Kill for love - Belongings - Angel - 
Video games - Wonder - Inside world - Youth without youth - Elephant

MIGLIORI ALBUM ITALIANI:

EDDA - Odio i Vivi - voto 10 (leggi articolo)
UMBERTO MARIA GIARDINI - La dieta dell'imperatrice - voto 9 (leggi articolo)
AFTERHOURS - Padania - voto 9 (leggi articolo)
TARM - Nel Giardino dei Fantasmi - voto 8 (leggi articolo)
TEATRO DEGLI ORRORI - Il mondo nuovo - voto 8 (leggi articolo)
MARIA ANTONIETTA - Maria Antonietta - voto 7 (leggi articolo)
LO STATO SOCIALE - Turisti della Democrazia - voto 7 (leggi articolo)
DRINK TO ME - S - voto 7 (leggi articolo)

MIGLIORI SINGOLI ITALIANI:
Padania - Io cerco te - La fine del giorno - Future days - Odio i vivi - Quasi Nirvana - 
Saliva - Pop - Tre cose - Alì  

martedì 11 dicembre 2012

Tormentone TARM

Esce in questi giorni il nuovo album dei Tre Allegri Ragazzi Morti Nel Giardino dei Fantasmi.
Non sono amante del genere ma ho sentito parlare bene del disco. 
Incuriosito sto ascoltando qualcosa...posto questa canzone che è una droga. 
I TARM sono anche in giro dal vivo, che è sempre un bel vedere parlando di musicisti veri e rodati. Il 20 Dicembre suoneranno al Tpo di Bologna.


sabato 1 dicembre 2012

Cinema, cuore e musica.

Consiglio due film, ahimè francesi, abbastanza recenti.
"La guerra è dichiarata" (trailer) di  Valerie Donzelli e "Un sapore di ruggine e ossa" (trailer) di Jacques Audiard.
Nelle pellicole vengono raccontate due storie drammatiche (la prima è realmente accaduta alla regista che è anche attrice assieme al compagno) con una regia impeccabile. La fotografia e il montaggio contribuiscono con forza al risultato emotivo in cui il cuore è il protagonista assoluto. E poi c'è la colonna sonora. Entrambe azzeccate e varie (in una Vivaldi e Morricone nell'altra addirittura Katy Perry e Bon Iver).
Il percorso che porterà ai finali dei film, abbastanza ovvi sin dall'inizio, non può essere raccontato.
Però, parlando di finali, ecco le due canzoni che chiudono queste bellissime opere.


giovedì 22 novembre 2012

mercoledì 14 novembre 2012

La maturità di BAT FOR LASHES

Mi bastano cinquanta secondi della prima traccia Lilies per capire che Bat For
Lashes
(chi non ha mai sentito Daniel) è ancora lei, candida e semplice proprio come un giglio.
Il terzo album viene definito quello dell'esame vero e proprio.
The Haunted Man (nella bellissima copertina la cantante appare nuda e cruda) è la consacrazione dello stile musicale che caratterizza quest'artista.
Un mix di indie, elettronica e folk. Pezzi spesso visionari e dall'atmosfera avvolgente. Alcuni, come Laura di cui ho inserito il link a fine articolo, da brividi.
Io, di questo lavoro, sono pazzo di Winter Fields: c'è un intro con dei flauti, poi sale la musica con qualche tamburo (tipico dell'inglesina) e quando entra quella voce calda vieni accompagnato fino alla fine...sublime.  
Una curiosità. L'album è stato registrato nelle campagne umbre. Gli artisti, con in testa Bat, la sera si mischiavano con gli abitanti del luogo per cantare canzoni popolari attorno ad un fuoco...sorprendente.

mercoledì 24 ottobre 2012

La rinascita di GIARDINI

Faccio ancora fatica a chiamare Umberto Maria Giardini (il suo nome vero) chi una volta era conosciuto come Moltheni.
Personaggio schivo che però si incontra facilmente per Bologna. (città dove vive il cantante marchigiano che di primo mestiere fa il pompiere).
Quando ho assistito al suo ultimo concerto, avevo inteso fosse la fine di tutto. Per fortuna si era chiuso solo un capitolo e, in questi giorni, è arrivato il nuovo lavoro La Dieta dell'Imperatrice.
Lo stile è sempre quello: scarno, concreto, mai banale. La facilità di esprimere immagini con poche parole è tipica del cantautore. La forza delle sue storie ce le fanno appartenere, l'intensità delle sue interpretazioni ce le fanno digerire. 
Il nuovo Giardini fa capolino nell'atmosfera decisamente più cupa (e riflessiva) e nella musica dove compare anche l'elettronica (sparisce del tutto la chitarra acustica). 
Una chiosa? Bentornato a Moltheni e benvenuto a Giardini, per il resto consiglio vivamente l'ascolto.


lunedì 8 ottobre 2012

FLYING LOTUS, ARCHIVE e CHROMATICS

Artisti che meriterebbero uno spazio più ampio per i loro ultimi lavori.
Li accomuno dato che avrei espresso lo stesso giudizio positivo per tutti e tre. Non a caso sono i miei ascolti preferiti del momento (anche se l'ultimo è uscito già da un pezzo). 
Diversi per molti aspetti, Flying Lotus, Archive e Chromatics hanno sfornano album concettuali e uniformi...una specie di viaggio.
Il primo è quello più sperimentale ed il genio californiano conferma la sua innata creatività.
Until the Quiet Comes è composto da 18 schegge che rilassano l'anima e svegliano sensi nascosti.
Il gruppo inglese, dall'alto della loro esperienza, aggiunge l'ennesima chicca alla loro produzione.
With us Until you're Dead è una fusione tra trip-hop sofferto, trame elettroniche e suoni orchestrali.
Infine ci sono i quattro ragazzi di Portland che tornano dopo un silenzio durato cinque anni.
Kill for Love è una fotografia dai toni sbiaditi che però sa accarezzare e tenere compagnia.

mercoledì 26 settembre 2012

Bologna e RADIOHEAD (parte seconda)


Doveva essere l'unica data italiana, doveva svolgersi in Piazza Maggiore (dove avrebbero infilato il palco?!), avrebbe dovuto scaldarci in estate.
Un concerto maledetto per chi, come me, è cresciuto con i Radiohead ed era al primo live.
Finalmente, alle 21:40 di un mite 25 Settembre, Bologna vede i cinque di Oxford.
Ventiquattro brani scelti con cura.
Luci pazzesche e schermi mobili geniali.
Poche parole fuori dalla scaletta.
Una limpida bestemmia per un suono errato, durante la bellissima Lucky.
Musica e voce che alternano scosse e carezze.
Il pubblico, composto ed esigente, che segue con ammirazione chi considera un mito. Dei ragazzi divertiti sul palco come tutti quelli accorsi per ascoltare. Dei ragazzi, oramai cresciuti, sul palco come la maggioranza di chi è davanti a ricordare.
I momenti topici sono troppi che non hai il tempo di digerirli, poi ad un tratto ti accorgi che c'è già chi smonta le casse.
Nelle orecchie hai ancora quell'arrivederci campionato prima della finale Everything in its Right Place.
La schiena e le gambe chiedono pietà (non hai più l'età) ma il cervello è rapito, il cuore è colmo.

Precede parte prima scritta dieci mesi fa.

martedì 18 settembre 2012

Sottovalutati

Ci sono artisti che non hanno la fortuna di "sfondare" ma avrebbero le carte in regola per farlo.
Le logiche commerciali sono tali da imporre il turnista uscito da amici e xfactor oppure quel pulcino tormentone del cavolo. A me piace parlare di musica e, sopratutto, ascoltarla.
Deasonika, Mambassa e Otto Ohm hanno in comune due cose: fanno buona musica e non sono famosi.
Avranno un altro lavoro che li sostiene, forse suonano per divertimento sicuramente per condividere qualche emozione. 
Ho scritto sottovalutati ma non è vero: chi li conosce li apprezza e li stima.


domenica 9 settembre 2012

La purezza dei THE XX

Nel 2009 quattro ventenni (XX appunto) fanno il loro esordio ed è subito clamore. Li ricordo dal vivo in un Covo stipato...che bellezza.
So bene come si ascolta un loro album.
Prima di chiudere gli occhi e svuotare il cervello, leggo le tracce di Coexist, poi uno sguardo alle durate: il trionfo del minimal...li stimo ancor prima di schiacciare play.
Architetture musicali essenziali al servizio di due voci che non fanno mai rumore.
Sussurri, sospiri, battiti, corde pizzicate, l'eco dei bassi. Tutto alternato magistralmente, pause e silenzi compresi. E' inevitabile cascarci dentro, farti trasportare da questi piccoli capolavori che parlano d'amore. E' imbarazzante come tanta semplicità possa creare tante emozioni. 
Gli XX ora sono tre ma è l'unica differenza rispetto al primo lavoro. Per il resto sono rimasti puri e l'unicità dei loro spigoli non si è scalfita. 
Su tutte (ma si fa fatica a scegliere): Angel, Try, Missing, Tides, Unfold, Our Song.

lunedì 3 settembre 2012

Il compitino degli HOT CHIP

Mai sentito Over and Over, Ready for the Floor o I feel Better? (guarda il video)  
Gli Hot Chip, vista l'esperienza decennale ed i quattro album alle spalle, sono tra gli esponenti più originali ed influenti dell'elettropop.
Questi inglesacci hanno sempre lasciato il segno ed il loro quinto lavoro In Our Heads era tra i più attesi dell'anno.
Ascoltando canzone dopo canzone, l'impressione è quasi la stessa: si però...
Sebbene si percepisca ancora la verve innovativa, o quantomeno quella ricerca che non ti banalizza, il risultato sembra comunque tendere verso il pop.
Brani come Night e Day, Flutes e How Do You Do si elevano, altri sono più ovvi e c'è spazio anche per la ballata Look At Where We Are (che sembra già sentita).
Non c'è quel sussulto che ti fa dire "ora la metto in una compilation". Il disco si ascolta bene e dà la paga a tanta mediocrità che c'è in giro, però mi aspettavo qualcosa di più da ricordare.

sabato 1 settembre 2012

Impressioni di Settembre

Non avrò molte occasioni quindi prendo spunto dall'incipit di questo mese per ricordare l'unica "band" italiana degna di questo nome.
Si potrebbe scrivere un libro ma la sintesi è questa :
la PFM è l'esempio di come la musica (fatta come si deve) possa avere successo anche fuori dall'Italia.
Non è un caso se, ancora oggi, l'elenco degli artisti che ripropongono le loro canzoni è infinito...il giorno come sempre sarà.



venerdì 24 agosto 2012

Il nostro fragile equilibrio

L'ultimo mese ho avuto due canzoni in testa.
"Tre cose" di Malika Ayne e "Alì" dei Amor Fou.
La prima è una droga e sono alquanto preoccupato: mi sto trasformando nel campione demoscopico di sanremo? diventerò nazionalpopolare e intonerò sotto la doccia "trottolino amoroso"?
La seconda si addice più ai miei gusti: ricorda qualcosa (Battiato!?) ma è comunque da repeat (soprattutto il video).
Entrambe dureranno il tempo di una stagione ma hanno alimentato i dubbi sul mio equilibrio musicale.
Come è possibile essere preso da due generi così opposti in egual misura?
Poi è sceso l'ultimo tramonto dell'estate e la fragilità che univa questi antipodi si è dissolta: ho ritrovato la strada, ho messo su Riccardo Sinigallia.


Amor Fou - Alì di UniversalMusicItalia

martedì 21 agosto 2012

LIVE_SOAP&SKIN

Ferrara, 20 Luglio 2012, il concerto più intenso a cui abbia mai assistito.
Sul palco la giovanissima Anja (in arte Soap&Skin).
Serata caldissima e cornice "forzata" per via del terremoto:
un angolo di parco con alberi secolari che abbracciavano un palco essenziale.
Poche centinaia di persone sedute in terra e davanti un piano con poggiato sopra un laptop.
Si parte, eccola arrivare: esile e timida nei sui abiti cupi.
Dopo qualche pezzo si dice confusa, forse accaldata.
Scappa dietro il palco e collassa davanti un ventilatore mentre la base continua ad andare.
Qualche attimo e si riprende.
Aggredisce il pianoforte e suona Vater dedicata al padre morto esattamente 3 anni prima.
Saluta la madre presente, ci ringrazia, spera vada tutto bene dopo il terremoto.
Poi chiama a cantare sul palco la sorella.
La prima parte del concerto è "ipnotica" nella sua delicatezza, la seconda (quella elettronica) è coinvolgente nella sua stravaganza.
Ho smesso di contare i brividi da subito sapendo che sarebbero durati fino alla fine, grazie Anja.

Alcune recensioni decisamente più complete ma concordanti sulla straordinerietà del concerto:
recensione_1
recensione_2
recensione_3
recensione_4 
recensione_5


lunedì 13 agosto 2012

AUGURI

A chi si nutre di semplicità.
A chi è assetata di emozioni.
A chi è alla costante ricerca di ispirazione.
A chi si commuove davanti all'arte e alla natura.
A chi è facile da adorare e difficile da allontanare.
A chi chiamo BRUTTA.


martedì 31 luglio 2012

Gli Angeli dei THE XX


Minimali all'estremo e disarmanti come sempre.
Più caldi di un'anticiclone e più emozionanti di una medaglia.
"...And everyday I am learning about you The things that no one else sees...
...And with words unspoken A silent devotion I know you know what i mean..."
Bisogna aspettare settembre intanto due versioni di Angel (video ufficiale e dal vivo).

domenica 8 luglio 2012

Il futuro dei DRINK TO ME

Quante produzioni italiane potrebbero essere scambiate (non solo per la componente linguistica) con quelle estere? 
Pochissime. Drink to Me è una di queste. 
Tre parole: torinesi (un caso?), sperimentali, perfetti. 
Dopo un primo ascolto ho pensato agli MGMT ed ai DISCODRIVE.
Un ritmo che ti entra subito nella testa, una cura pazzesca nel miscelare i suoni, un'atmosfera da decompressione che all'improvviso ti sbalza fuori dall'atmosfera.
Scrivo e penso alla clamorosa Space. Ma già l'inizio dell'album S (geniale ed essenziale anche il titolo) è da urlo con Henry Miller. Poi c'è l'ossessiva Picture of the Sun, la profetica Future Days e tanto altro per questi infaticabili ragazzi. 
Un diSco piovuto dal futuro, da ascoltare senza indugio e con la certezza che sarà la colonna sonora dei giorni che verranno.

mercoledì 27 giugno 2012

Viaggiare: CLOCK OPERA, SIGUR ROS, TEMPER TRAP

In attesa di poter descrivere in maniera più diffusa i loro nuovi lavori, un ascolto veloce dei Clock Opera, Sigur Ros e Temper Trap.
Tre canzoni bellissime (come i video) ideali per affrontare un viaggio...visto che siamo in periodo di ferie.   

sabato 9 giugno 2012

DRIVE

Drive non è solo uno splendido film, è anche una colonna sonora stupefacente che trova grande spazio all'interno della pellicola. Già ho scritto del film. Ad un anno dalla vittoria al festival di Cannes e con il dvd sugli scaffali, è giusto ricordare le canzoni più belle con le immagini del film. 

venerdì 8 giugno 2012

In ritardo coi TRUST

Colpevolmente in ritardo, riesco a scrivere qualcosa su questo bellissimo album.
Ho dovuto consumarlo a dovere facendomi rapire da ogni singolo synth.
Il contenuto (molto cupo vedi Fever Ray) non è la colonna sonora ideale per l'estate che bussa alle porte, ma questo lavoro è uscito a gennaio per essere sudato nei club.
Comunque meglio tardi che mai per il poco pubblicizzato Trst.
I Trust sono un duo canadese famoso per metà: infatti la componente femminile è già membro degli Austra (per me tra i migliori dischi del 2011).
Ora dovrei descrivere i pezzi. Spiegare che i beat sono tanto minimali quanto contagiosi. Far capire che quando sale il ritmo, entrano in gioco cori gotici e synth stridenti potresti non farne più a meno.
Però non renderei a sufficienza quindi preferisco lasciare più ascolti possibili, senza dimenticare Shoom e Heaven che non hanno video adeguati.

giovedì 31 maggio 2012

O'RIORDAN versus O'CONNOR

Nell'anno dei ritorni non potevano mancare queste grandiosi artiste.
La prima con il vecchio gruppo, la seconda (quanto mi piace The wolf is getting Married) dopo un lunghissimo silenzio.
Ecco i loro nuovi video...in coda anche i vecchi perchè sono un nostalgico degli anni 80.

domenica 27 maggio 2012

I confini e la pelle degli AFTERHOURS

Mi avvicino a Padania con un misto di timore (il precedente lavoro mi ha deluso non poco) e speranza (quella che il fan vero non perde mai).
I primi ascolti mi trasmettono confusione e le tracce sembrano scollegate. Però ne vuoi ancora ed è un buon segno. Quando all'improvviso ti affezioni alle canzoni che "si attaccano come una colla all'anima", allora sai che l'album ha lasciato il segno.
Potrebbe essere un testo oppure un suono: per motivi diversi puoi aggrapparti ad ogni canzone di Padania (Messaggi Promozionali a parte).
Dall'incipit tempestoso di Metamorfosi, al finale speranzoso di La terra promessa si scioglie di colpo. Dalla spronante Terra di nessuno, alla rokkeggiante La tempesta è in arrivo. Dalla geniale Ci sarà una bella luce, alla strumentale Iceberg. Da quelle che spaccheranno dal vivo come Io so chi sono e Spreca una vita, alla germiane Fosforo e blu e Giù nei tuoi occhi. Da quelle che diventeranno classici come Costruire per distruggere e Padania, alla struggente Nostro anche se ci fa male.
Un album senza confini, a dispetto del titolo. Una pelle invidiabile, anche se datata.

sabato 19 maggio 2012

La realtà di MARIA ANTONIETTA

Maria Antonietta alla traccia Estate 93 canta:
"tutte le mie canzoni parlano di un solo cazzo di argomento, della mia incapacità di accettare la realtà".
Nella prima parte del disco (la più lenta e bella), racconta la sua delusione con canzoni semplici ma affilate vedi Saliva. Poi si cambia ritmo piombando nelle urla della sua spensieratezza vedi Stanca
Un poco Consoli per il fastidioso modo di interpretare, un poco Donà per lo stile, un poco Courtney per l'insolenza.
Passando dal pop al grunge attraverso momenti acustici: gli affreschi sono di storie adolescenziali (bevute, liceo, feste, letti...) che potrebbero non fare breccia sulla moltitudine. Però Maria Antonietta è giovanissima e non potrebbe essere diversa. La ragazza si farà?! Per me felice scoperta. 

giovedì 12 aprile 2012

Le parole de LO STATO SOCIALE

Seconda prova per i bolognesi Lo Stato Sociale. Esplosi nel 2010 con il singolo Pop (ascolta) hanno sfornano un album più completo dal titolo Turisti per la democrazia.
Cantano poco (spesso parlano) e le loro musiche (spesso campionate) sono semplicissime. Però hanno una ricetta è vincente:
prendere quello che li circonda, rivoltarlo bene, ridurlo a tocchetti, cuocerlo piano piano...aggiungere un pizzico di irriverenza e tanto umorismo. Parole, pungenti e disarmanti, che non salvano nessuno: politica, mode, giovani, amore. Il sorriso amaro e divertito di chi ascolta è molto più di un miracolo.
Forse è solo aria fresca, forse non la ricorderemo a lungo ma il risultato è geniale.
Le 11 canzoni/storie sono tutte da ascoltare.
Siccome adoro le parole di questi regaz citerò le mie preferite:
"sono così indi che ho riportato in voga le camicie a quadrettoni, perciò cari amici miei non curanti del look occhio che tra poco si torna di moda"; "precisiamo i nostri ruoli questo passo ci mancava, io porto i pantaloni tu ami gli animali, io porto pazienza tu sei quella che si lava"; "voi non avete niente da dare ed è un furto quel poco che avete da chiedere alla vita"; "ti donerei il mio cuore ma non si butta mai niente del maiale".

giovedì 29 marzo 2012

Il biglietto di EMELI SANDE'

Con il singolo Heaven (una commerciale Unfinished Sympahty: ascoltala) ha fatto impazzire tutti.
L'album Our Version Of Events contiene 14 canzoni che ricordano le migliori Lisa Stansfield e Erika Badu o le più contemporanee Leona Lewis e Adele. Rimaniano ovviamente in una dimensione pop che strizza l'occhio alle classifiche. Quindi i momenti intimi e strappalacrime non mancano...
Sono fuori discussione la capacità interpretativa e la versalità vocale di Emeli che mette i brividi in più episodi.
La mia impressione è che, per il suo esordio, si sia divertita in una sorta di esercizio vocale. Un perfetto (forse troppo) biglietto da visita, di quelli che non getti e puoi sempre  passare/consigliare a qualcuno.


giovedì 22 marzo 2012

Chiudi gli occhi_10

ARCHIVE - Collapse Collide - 2009



COLLEGE - A Real Hero - 2010



Washed Out - Within And Without - 2011

domenica 18 marzo 2012

Le viscere di EDDA

Edda, ex leader dei Ritmo Tribale ex tossicodipendente, oggi è operaio e seguace di Krishna. Per fortuna è tornato a fare musica e, dopo l'osannato Semper Biot, ha pubblicato il secondo capitolo della sua nuova vita d'artista: Odio i Vivi. Il percorso intrapeso da Edda è chiaro: mettersi a nudo sia nei testi che nella musica. Scarnificare tutto con un effetto intimo e viscerale. Siamo di fronte a un talento unico e lucido che sembra pesare costantemente sulle spalle del cantante: "odio i vivi ho i miei motivi e me li tengo per me" "non ho maglioni, non faccio regali, non ho buongusto, mi voglio solo dimenticare di quello che era giusto" " io per te mi sento accettabile, io con voi mi sento qualificabile, ricordati che devi morire adattati, rilassati".
Difficile capire il lavoro di Edda (francamente non credo sia il suo problema principale) ma una volta entrato nelle vene sarà difficile farne a meno.
In coda all'articolo un' intervista, la sua interpretazione di Suprema e l'ultimo bellissimo video con la pornostar Venere Bianca.

venerdì 16 marzo 2012

I brillanti WHOMADEWHO

Nel 2005 il debutto del trio danese partorì la geniale, anche nel video, Keep Me in My Plane. (guarda)
A meno di un anno dalla pubblicazione di Knee Deep, esce in questi giorni l'ultima fatica Brighter.
Il gruppo spazia tra alternative e elettrodance.
La prima traccia è Inside World che, sebbene ricordi Blind degli Hercules, risulta un'ottimo biglietto da visita. Subito si cambia registro con  Running Man, molto più lenta e con ricordi ai Franz Ferdinand, ma comunque ben fatta.
Stessa impressione per Greyhound mentre The Sun torna su ritmi dance più frequenti. Never Had The Time sembra la parte finale di Lucid Dreams dei Franz o comunque qualche pezzo dei Muse. Nel finale dell'album arrivano le ottime Head On My Pillow (la mia preferita) e Below The Cherry Moon in perfetto stile WhoMadeWho.
Originalità a parte, risultato brillante.

lunedì 5 marzo 2012

La profondità di NINA KRAVIZ

L'House è un genere che non digerisco.
Può capitare di imbattersi in una giovane deejay dal tocco più morbito (o "Deep" per i classificatori del genere) e tutto cambia.
Il ritmo diventa piacevole ed inaspettato come questo anticipo di primavera.
La bella siberiana Nina, fa breccia proprio con le caratteristiche più profonde e nascoste del suono.
Quelle fatte di ritmi soffusi e minimali. Se poi aggiungi l'aria sensuale ed intima che attraversa tutto l'album, diventa inevitabile scuotere la testa.
Senza esagerare. Quel tanto che basta per continuare a bere il tuo aperitivo mentre lanci sguardi maliziosi. Insomma il disco di esordio della KRAVIZ vale il rischio.
Pezzi migliori: Walking In The Night, Ghetto Kraviz, Taxi Talk, Love Or Go, Turn On The Radio.
Fuori dall'album, ma già vecchio di qualche mese, segnalo I'm Week. (guarda)

giovedì 16 febbraio 2012

Il dolore di SOAP & SKIN

Prodigio del pianoforte sin da bambina, nel 2009 mise daccordo tutta la critica con il suo esordio "Lovetune for Vacuum".
L'austriaca Anja Franziska Plaschg ha solo 22 anni ed ha appena pubblicato il suo nuovo lavoro.
"Narrow" è un gioiellino. Tanto breve (appena 8 tracce) quanto intenso.
Pur restando una pianista classica, Soap & Skin ama sperimentare sfociando anche nell'elettronica.
Alcuni pezzi rappresentano un'animo inquieto grazie a questa commistione: Deathmental, Boat Turns Toward the Port, Big Hand Nalls Down.
Altri assumono forme strazianti, rabbiose e angoscianti grazie alla cruda interpretazione: Vater, Cradlesong, Wonder (sublime ascolta in fondo), Lost.
Quanta verità c'è dentro questo album. Seppur dolorosa, questa è la vita.



Chiudi gli occhi_9

The XX - Shelter - 2009



Radiohead - Codex - 2011



Ben Harper - She's Only Happy In The Sun - 2003

domenica 12 febbraio 2012

Il coraggio de IL TEATRO DEGLI ORRORI

La potenza dell'unico gruppo rock-noise italiano non può cambiare.
Per essere notati hanno dovuto trasformare il nome (erano nati come One Dimencional Man) e smettere di cantare in inglese.
Sono stati gli unici compromessi in quanto la strada scelta da Capovilla e soci è complicatissima. Basta ascoltare i testi delle loro canzoni:
poesie rabbiose, gridate tra batterie furiose, che accendono riflessioni altrimenti sopite. Scrivi coerenza e leggi coraggio perchè Il nuovo mondo è complicatissimo e poco digeribile come tutti i lavori de Il Teatro degli Orrori.
Il tema scelto è quello dell'immigrazione.
Nelle 16 tracce c'è solo un momento di pace con Ion. Poi c'è una collaborazione in Cuore d'Oceano(Caparezza per me è sempre discutibile). 
Il resto è tutto godibile se "guido con prudenza e moderatamente bevo".
I pezzì che preferisco: Rivendico, Io cerco te, Non vedo l'ora, Skopje, Monica, Nicolaj.

mercoledì 8 febbraio 2012

Le colpe di LANA DEL RAY

Troppo bella, troppo rifatta, troppo ricca, troppo costruita, troppo furba...
Fenomeno musicale del momento, Lana del Ray ha appena pubblicato "Born to Die".
Leggendo le recensioni, che parlano di disco "pop", ho deciso di ascoltarla solo per curiosità. Volevo conoscere le colpe di questa ragazza che già dichiara di volersi ritirare dai palcoscenici (prendendo alla lettera il titolo dell'album).
Il disco contiene 12 pezzi che scaleranno le classifiche. L'anno scorso ho avuto la stessa impressione solo ascoltando Adele.
Se avesse la metà delle tracce (Born to Die, Blue Jeans, Video Games, Carmen, Million Dollar Man, Radio) sarebbe "altenative" e sarebbe anche bello.
Atmosfere dark ed eleganti con quella voce un po retrò. Tutto il resto strizza l'occhio al mercato ma non dispiace.
In definitiva un album che merita più di un ascolto.

martedì 7 febbraio 2012

Auguri VASCO

Oggi il Blasco compie 60 anni.
Scrivere qualcosa è troppo facile.
Potrei partire dai suoi numeri spaventosi: canzoni, concerti, vendite.
Per poi continuare con le sue diverse anime: da quelle spericolate degli esordi a quelle facebookiane dell'ultimo periodo. Sarebbe comunque sempre al top o meglio al massimo.
Perfino nell'ultimo numero di "Rolling Stone Italia", l'album "Bollicine" è stato eletto il miglior album italiano di sempre. Poche mezze misure per il cantautore italiano che ha condizionato più generazioni di italiani.
Finirò quest'articolo linkando una canzone che mi ha sempre emozionato "Ed il tempo intanto crea eroi". Un pezzo semplice, anarchico, visionario e disilluso.
Era il 1978 ed era solo l'inizio ma racchiude tutto Vasco Rossi.
Nelle sue interviste c'è sempre un intercalare "Capito"...io sì e sono certo di non essere l'unico.
Tanti Auguri.

lunedì 23 gennaio 2012

Il ritorno dei LITFIBA

Dopo la reunion dal vivo ecco finalmente il nuovo lavoro dei Litfiba.
Pelù e Ghigo, fisicamente immutati e per questo poco credibili, ritrovano il suono perso quando il pirata decise di intraprendere la discutibile carriera solista.
I tempi rock, gli assoli, le vocalità ed i temi trattati sono il marchio di fabbrica della band di Firenze.
L'album si fa ascoltare tra canzoni ad effetto (Anarcoide e Grande Nazione) e brani più lenti (Luna Dark e La mia Valigia). A me piace Elettrica.
Ho riascoltato più volte i dieci pezzi cercando i brividi di Woda Woda o la forza di Eroi nel Vento: non sprecate tempo, non ci sono.
La domanda ora è "c'era bisogno che i Litfiba tornassero a fare musica?".
Indipendentemete dal prodotto, io dico di sì anche (e soprattutto) per i fan di vecchia data.
Tanti artisti si sforzano e si ostinano lasciando poco di memorabile (vedi Vasco, Ligabue, Lorenzo...).
Loro avevano un debito e, per dare un senso a a tutto quello fatto fino al divorzio, dovevano tornare insieme.
Così hanno fatto anche contento Elio e noi possiamo goderceli dal vivo...

giovedì 19 gennaio 2012

Chiudi gli occhi_8

Air - All I Need - 1998



Duft Punk - Something About Us - 2001



Fever Ray - I'm Not Done - 2009

mercoledì 4 gennaio 2012

Per sempre IVAN GRAZIANI

Vorrei inziare questo 2012 ricordando Ivan Graziani, prematuramente scomparso 15 anni fa.
Chi ama la musica non può non conoscere questa "mitica figura".
Spesso dimenticato, venne emarginato anche durante la sua attività.
Non ho mai capito le ragioni avendo la convinzione che sia innavicinabile per svariati motivi.
Sicuramente è il più grande chitarrista/cantautore italiano.
Anticonformista e ironico come pochi, era anche un animale da palcoscenico (che rimpianto non averlo applaudito).
Infine, tutte le sue canzoni, sono ancora attuali e senza tempo.
Firenze, Lugano Addio, Monnalisa, Agnese (le più conosciute e forse meno belle) oppure Pigro, Il Chitarrista, I Lupi, Fuoco sulla Collina (le mie preferite)...grande IVAN sempre nel cuore.