Il 2014 da ricordare

L’anno musicale che si chiude è stato densissimo ma io non sono stato all’altezza.

Normalmente scrivo sempre sui dischi che mi lasciano qualcosa…molti ascolti invece non sono stati tradotti in parole. Per questi vuoti mi affido ai link di ondarock e sentirescoltare.

Nella classifica straniera oltre all’immancabile elettronica c’è di tutto: rock, psicadelia, pop, alternativa, triphop. Il miglior disco è l’esordio FKA TWING. Tornano gli album italiani con in testa SINIGALLIA. (purtroppo non ho ancora ascoltato i lavori di Edda, Benvegnù e Donà).

MIGLIORI ALBUM STRANIERI:

FKA TWIGS - LP1 - voto 9 (leggi articolo)
CARIBOU - Our Love- voto 8 (leggi articolo sentireascoltare)
JACK WHITE - Lazaretto - voto 8 (leggi articolo)
ROYKSOPP - The Inevitable End- voto 7 (leggi articolo sentireascoltare)
ALT-J - This Is All Yours - voto 7 (leggi articolo sentireascoltare)
TEMPLES - Sun Structures - voto 7 (leggi articolo ondarock)
ST. VINCENT - St. Vincent - voto 6 (leggi articolo ondarock)
LA ROUX - Trouble In Paradise - voto 6 (leggi articolo ondarock)
TRUST - Joyland - voto 6 (leggi articolo sentireascoltare)
MOGWAI - Rave Tapes - voto 6 (leggi articolo)


MIGLIORI ALBUM ITALIANI:

SINIGALLIA - Per Tutti - voto 8 (leggi articolo)
LE LUCI DELLA CENTRALE ELETTRICA - Costellazioni - voto 7 (leggi articolo)
DENTE - Almanacco Del Giorno Prima - voto 6 (leggi articolo)
SUBSONICA - Una Nave in una Foresta - voto 6 (leggi articolo ondarock)
MARIA ANTONIETTA - Sassi - voto 6 (leggi articolo ondarock)


CANZONI FUORI MENU': 

Gotta Get Away (The Black Keys); Kyoto (Sbtrkt); Love Letters (Metronomy); Singing Man (Magnus); Wet Coast (Lana Del Ray); Bow (Kasabian); Best Friend (Foster the people); Heavy Seas Of Love (Damon Albarn); You and Me (Disclosure); Morning (Beck); We Are Beautiful (Panzer Flower); Hideaway (Kiesza). 

Regali

Oggi è il giorno dei regali.

San Nicola e Babbo Natale sono la stessa persona quindi è un dovere morale fare un lascito.

In attesa della mia classifica sulla musica più bella del 2014 ecco i video più belli.

In ordine di uscita e visualizzazioni:

Kiesza (brano commerciale ma splendido piano sequenza e coinvolgente balletto con beat vecchio stampo);

Ok Go (maestri del genere e autori di un video complicatissimo che lascia a bocca aperta);

Cruisr (un omaggio al cinema delizioso. quanti film riconoscete? c’è anche Her che, a proposito di classifiche, è uno dei film più belli del 2014).

L'aria di LONDRA a Novembre

Nel periodo delle feste di Halloween e dei Poppies (una ricorrenza molto sentita nel Regno Unito), Londra è in pieno fermento musicale.

Tra concerti, negozi di musica e locali ecco quello che si sente nell'aria...

Il Trip di FKA TWIGS

Avevo promesso una chicca, eccola: FKA TWIGS.

Dietro questo strano nome si nasconde il debutto della giovanissima Tahiah Debrett Barnett. Perchè ho legato Trip all'album LP1?

Semplice è stata la prima associazione musicale ascoltando, dopo una  puntuale  segnalazione, la calma e sensuale Pendulum.

Un trip-hop moderno, con qualche deviazione pop, che si conferma anche nelle successive 9 tracce.

Senza scomodare Massive Attack e Portishead, massimi esponenti del genere, FKA TWIGS è oggi la risposta femminile a James Blake (sentire Lights On). Il talento della ragazza è fuori discussione: grande estensione vocale (Closer) e buona ballerina. 

Nel complesso un ottimo lavoro. I miei pezzi preferiti Two Weeks, Video Girl e la schizofrenica Numbers.

EDDA vs BENVEGNU'

Periodo intenso per le uscite musicali dai Subsonica ai Marlene passando per Donà...dagli U2 ai Pink Floyd passando per Aphex Twin. 

E questi sono i carichi pesanti.

Poi ci sono piccole chicche come Thom Yorke, Flying Lotus e FKA Twings.
Insomma tanta roba. 

Due dischi passeranno inosservati ma daranno grandi soddisfazioni visti i lavori precedenti:

Stavolta Come Mi Ammazzerai di EDDA e Earth Hotel di BENVEGNU' 

Intanto ecco i video che promettono molto bene...

ROBOT07

Manca una settimana e si parte.

Dal 1 al 5 ottobre Bologna diventa la capitale mondiale della musica elettronica e delle arti visive. Il roBOt Festival 07 di questa edizione si preannuncia come quella della svolta.

Nato nel 2008, il piccolo festival dal fascino ineguagliabile per via dei luoghi in cui si svolge (palazzi storici, teatri e locali di culto), è cresciuto in maniera esponenziale.

Apparat, Moderat, James Holden, Jon Hopkins, Gold Panda...leggendo chi si alternerà quest'anno in console si capisce quanta strada è stata fatta. Gli organizzatori hanno fatto le cose in grande spostando le serate principali (e più lunghe) in fiera. I prezzi sono rimasti contenuti grazie alla possibilità di fare l'abbonamento a tutte le serate. 

Mancare questo appuntamento è un peccato originale di cui non mi macchierò!

In coda il trailer ufficiale ed un assaggio di quello che godrebbero i vostri sensi.

Il film su JIMI

Finalmente esce anche in Italia Jimi: All in By My Side.

Per pochi fortunati c'era stata l'anteprima di giugno al Biografilm di Bologna.

Per tutti gli altri l'appuntamento nelle sale è per il 18 Settembre: data simbolica visto che proprio in questo giorno del 1970 Hendrix ci lasciò.

Diretto dal premio oscar John Ridley (12 anni schiavo) ed interpretato da Andrè 3000 (cantante degli OutKast) il film documentario sul chitarrista più famoso del mondo è imperdibile.

L'addio dei THE KNIFE

Siamo ai saluti: i fratelli Andersson hanno annunciato la fine della loro collaborazione.

Non prima di effettuare un minitour Europeo tra ottobre e novembre.

Come avevo scritto nel mio post sull'ultimo lavoro Shaking the Habitual, gli spettacoli dal vivo andarono tutti esauriti. Sebbene la performance sia parecchio criticata (pare che le musiche siano registrate e sul palco si balli molto quasi teatralizzando le canzoni), mi sono accaparrato i biglietti per la data di Londra...vi saprò dire.

Poco da dire su quello che già so: il vuoto che lasceranno i Knife sarà incolmabile. Per fortuna ci sono i loro capolavori che ci terranno compagnia.

Il contagio di JACK WHITE

Prologo: Jack White è uno dei migliori chitarristi di sempre (forse il migliore ancora in attività).

Divagazioni: Ultimo di dieci figli e cresciuto a rock/folk/blues, questo tizio alternativo fa l'attore, il produttore e il cantante/chitarrista di ben due gruppi diversi (il capitolo White Stripes è oramai chiuso). Non è ancora 40enne e potrebbe già andarsene in pensione.  Invece per farci un dispetto ha appena pubblicato il suo secondo lavoro da solista.

Epilogo: Ad oggi Lazaretto è il miglior disco dell'anno. 

Quando l'ascolti potresti sentirti sporco di polvere vedi Temporary Ground e Entitlement; a volte potresti graffiarti vedi le iniziali Three Women e Lazaretto; a volte potresti scaldarti vedi Alone in My Home. Per chi volesse un sunto della genialità di Jack o non credesse nel "prologo" consiglio The Black Bat Licorice e High Ball Stepper...occhio al contagio.

Break The Music

Ferragosto è il capodanno dell’estate, il picco della vacanza ed il culmine del divertimento.

Musica e falò sulla spiaggia sono gli ingredienti principali di questo giorno.

Di tutti gli eventi che si svolgeranno lungo la costa abruzzese, segnalo Break The Music (a Finis Terrae) sul lungomare di Casalbordino.

Dall’aperitivo all’alba accompagnati da buona musica e diversi dj-set…tutto gratis.

Di seguito il programma:

Soffia tutte le CANDELE.

STUPEFACENTE

La mia droga...ho smesso di ascoltare il resto.

VASTO SIREN FESTIVAL

In questi giorni si sta svolgendo il festival più interessante dell'estate.

Il Vasto Siren Festival è un miracolo difficile da spiegare:

un cartellone pazzesco, la risonanza nazionale (tra i vari articoli ho scelto questo) e la speranza che tutto riesca bene.

Questa è la prima edizione del festival ed io, purtroppo, posso solo pubblicizzarlo. Sarò presente l'anno prossimo...questo è più di un augurio.

Ringrazio chi ha organizzato l'evento e mi ha reso un po' più orgoglioso della mia città. 

Mogwai, The National, John Grant...quanta invidia mi fa chi li sta ascoltanto a Vasto.

PINK FLOYD...il ritorno?!

A vent'anni dall'ultimo bellissimo album The Division Bell ecco la notizia che non ti aspetti.

Un post sul sito ufficiale annuncia l'uscita a ottobre del materiale inedito registrato proprio nel 1994.

The Endless River non sarà quindi un lavoro frutto di una collaborazione recente ma i fan già scalpitano...in attesa il video di Marooned.

THE BLACK KEYS vs METRONOMY

A distanza di pochi giorni escono due album diversissimi (copertina del disco a parte che sembra opera dello stesso grafico) tra i più attesi dell'anno.

Turn Blue e Love Letters sono tanto belli che li alterno in continuazione. 

Con più calma avrò modo di raccontarli intanto lancio una piccola battaglia.

I due nuovi singoli contro le loro vecchie canzoni che più preferisco...buon ascolto.

Le stelle de LE LUCI DELLA CENTRALE ELETTRICA

L' ultimo cd (un affettuoso regalo) a passare tra le mie mani si intitola Costellazioni.

Divorato durante le vacanze Pasquali (tra una colomba e un agnello) è stato una piacevole sorpresa.

Dietro il progetto musicale de Le Luci Della Centrale Elettrica si cela Vasco Brondi. Il giovanissimo cantautore ferrarese si aggiudica diversi premi (compresa la targa Tenco) già al suo esordio del 2008.

E' da poco in circolazione il terzo lavoro prodotto dalla mitica etichetta LaTempesta. L'autore rimane sempre incisivo ma Costellazioni, frutto della logica maturità artistica/anagrafica, è molto suonato e meno urlato dei precedenti.

15 brani variegati e folgoranti (solo due superano i 4 minuti):

i primi cinque sono esaltanti per contenuti e bellezza, la mia preferita è Le ragazze stanno bene; a metà album si scatena l'inatteso l'elettropop di Ti vendi bene; poi si scivola piacevolmente verso il finale lasciato alla canzone più lunga e significativa 40 km..."cos'è la giovinezza in fondo, cosa doveva essere oltre a questa tremenda corsa in Ciao sotto la pioggia verso casa di qualcuno. qui dove anche le rondini si fermano il meno possibile, qui dove tutto mi sembra indimenticabile".

Love Letters

Se sommi METRONOMY con GONDRY non puoi che avere un risultato del genere:

Le parole dei MOGWAI

Il titolo di questo articolo è una sorta di figura retorica...non esistono testi (tranne rari casi) nelle canzoni dei Mogwai.

Band scozzese che da quasi un ventennio produce brani strumentali dallo stile inconfondibile. Nelle lunghissime trame di questi figli del post rock, spesso ci si perde in atmosfere psicadeliche o elettroniche. Difficile spiegare le diverse emozioni di ogni singola canzone, andrebbero ascoltate o meglio vissute.

All'inizio dell'anno è uscito il nuovo lavoro Raves Tapes. A proposito di recensioni e figure retoriche, senza parole:

dalla iniziale Heard About You Last Night a Remurdered dalla mia preferita Deesh alla conclusiva The Lord Is Out Of Control.

Consiglio caldamente il concerto dal vivo. 

Dopo il recente breve tour (sold out) di Bologna e Milano torneranno a Roma il 25 Luglio e a Vasto il 26 Luglio...qui l'unica parola da aggiungere sarebbe "pazzesco" ma avete letto bene verranno proprio a Vasto all'interno del Siren Festival.

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Questa è una mera divagazione...ma adoro come è girato lo spot, condivido il messaggio e vado matto per la canzone.

L'intimità di SINIGALLIA

Prima di approcciarsi all'ultimo lavoro di Riccardo Sinigallia, sarebbe utile ascoltare il precedente Incontri a Metà Strada (inciso un capolavoro).

Sono passati otto anni ma il cantautore romano ha un'intimismo senza pari e non è avvezzo a mettersi in mostra (stranissima la scelta di partecipare SanRemo).

Comunque non c'è incipit migliore per far capire la natura del disco.
E invece Io è intensa quanto il piano che l'accompagna..."io fatico a lasciare l'inverno, soprattutto perchè tu non sei qui vicino a me, che mi hai fatto sentire più adatto" e poi continua "ballando al tempo dell'anima mia" avvisando l'ascoltatore di essere tornato.

Per Tutti continua quel disegno partito da lontano, il mezzo è più diretto vedi canzoni come Prima di Andare Via, Tu che Non Conosci o la bellissima Le Ragioni Personali ma l'effetto è lo stesso. Poi ci sono due vere e proprie chicche:

Che non è più che Prima è di una complessità luccicante..."forse il tempo io l'ho seguito anche troppo meticolosamente";

Per Tutti  ha un incidere elettronico clamoroso..."La festa che davate per finire è appena cominciata".

La capacità di Sinigallia di racchiudere in poche frasi e accordi scarni lo specchio, spesso malinconico, dei sentimenti o dei nostri giorni è irrinunciabile.

Il vincitore...

Per me non avrebbe dovuto calcare quel palco.

Mi ero ripromesso di ascoltare solo il suo brano e, pur sapendo che avrebbe scritto una bellissima canzone, avevo previsto una scontata bocciatura.

Riccardo è riuscito a fare meglio:

si è fatto squalificare e la sua Prima di Andare Via è anche meglio di quello che speravo.

L'almanacco di DENTE

Eccolo tornare con una major (Sony) e tutte le polemiche legate a questa scelta. Mi aspettavo un lavoro commerciale, in realtà l'intero ascolto è caratterizzato da suoni tanto retrò. 
Durante la presentazione di Almanacco del Giorno Prima a Bologna, raccontava della registrazione in una scuola elementare abbandonata: "è stato bello, poi comprando solo dei tappeti e qualche drappo ho creato uno studio risparmiando un mucchio di soldi!

Questo è Dente...Peter Pan della musica nostrana, eternamente innamorato (e bruciato) e dall'innata ironia.

Dietro ogni semplice arpeggio c'è spesso tanta amarezza ed il rischio di sprofondare nella piattezza è sempre dietro l'angolo.

Ma quei suoi giochi di parole valgono più di un'ascolto:

"e chissa se a casa tua c'è questa neve che nevica"; "ogni tanto ti penso spesso...io passeggio, tu passeggi egli passeggia con te";  "noi non ci facciamo mai del male, ci facciamo anche vedere, siamo meglio degli dei" (arrangiata magistralmente altro che Sanremo).

ELIO E LE STORIE TESE

Bollati come demenziali, oltre ad essere dei musicisti eccelsi sono semplicemente geniali.

Stamane mi sono svegliato con una loro canzone in testa e poi mi sono rimesso a guardare tutti i video...che risate. 

Le loro storie sono esilaranti e ancora contemporanee (forza panino)...avanti anni luce.

Unplugget

Quando avevi i capelli (perfino lunghi).

Quando i jeans te li strappavi da solo.

Quando gli MP3 non sapevi cosa fossero.

Quando era bello guardare MTV...

Il punk delle SAVAGES

La prima recensione dell’anno è per tradizione quella sulla dimenticanza più grave. Di tutti gli ascolti tralasciati nel 2013 quella di Silence Yourself risulta la più meritevole.

Non aver segnalato le Savages è stato un errore, una dimenticanza clamorosa. Sfogliando le classifiche degli addetti ai lavori, le quattro ragazze londinesi sono sempre in alto. 

Il post punk è un genere difficile (per il sesso debole) e demodè (in tempi dove l’indie spopola): riuscire a ricevere tante critiche positive è straordinario.

Un’album carico fin dall’incipit di Shut Up, poi schegge impazzite dove spiccano She Will e Husbands. Io adoro la malinconica Whaiting For a Sign ma è la conclusiva Marshal Dear che ti spacca l’anima: la canzone che non ti aspetti per un esordio esaltante. 

Per dire che siamo difronte a talento puro manca solo la prova del Live. Il caso vuole che a febbraio verranno in Italia per tre date da non perdere.

FUERZABRUTA

FuerzaBruta è uno spettacolo teatrale moderno in cui il pubblico diventa parte integrante della rappresentazione. E’ difficile descrivere le sensazioni provate ammirando gli attori/ballerini/acrobati/cantanti/musicisti. Ancor più difficile è provare a spiegare cosa significa toccare e sentire questi artisti argentini. 

Avevo visto filmati su filmati ma essere al centro di FuerzaBruta non è lontanamente paragonabile…meraviglia!

Unico problema: attualmente per vedere questi ragazzi bisogna andare a New York o Londra. Non credo verranno mai in Italia ma se qualcuno vuole farsi un regalo di cui parlerà per sempre non può perdere FuerzaBruta.